Mal di Testa Pressione Alta e capacità cognitiva

Emicrania & Cefalea

Una buona notizia giunge dal congresso sulle cefalee tenutosi a Bologna nel maggio scorso. Coloro che soffrono di emicrania hanno un cervello “speciale” in quanto consuma più energia di quella a sua disposizione.
Il cervello dell’emicranico è sempre all’erta, dicono gli studiosi presenti al congresso, dunque “l’emicranico è una personalità altamente produttiva. Ma non solo, sa farsi carico dei problemi altrui dimenticando se stessa pagando questa disponibilità e questa “simpatia” con il mondo esterno, con l’emicrania.

In effetti l’emicrania colpisce fasce diverse di soggetti e, nella storia, ha sempre dimostrato scegliere molto bene a chi aggrapparsi. Al di là dei soggetti colpiti, in genere un terzo delle donne ed un decimo degli uomini, compresi, ora, anche i bambini, abbiamo gli stili dell’emicranico tipo:
1. l’emicrania strategica accompagnata dalla ormai famosa frase “ scusami tesoro, stasera ho il mal di testa”.
2. l’emicrania meteo: “Domani pioverà, ho il mal di testa!”.
3. l’emicrania da cause eterne: l’ufficio, il traffico, il lavoro, il vicino di casa.
4. l’emicrania digestiva: mangiato troppo

E’ ovvio, scherzi a parte, che tutte queste cause sono accettabili e potenzialmente reali in quanto, per l’emicrania, definita come un dolore acuto, violento in una sola parte della testa, la causa è il continuo essere all’erta sulle necessità altrui e del mondo circostante, quindi, essere sotto pressione.

Per la cefalee il discorso cambia. Queste, in molti casi, sono il segnale che accende la spia del quadro generale di un disturbo più profondo.

I tipi di cefalea

Gli esperti hanno catalogato ben 12 tipi specifici tra cefalee ed emicranie.
1) comune emicrania, molto diffusa, caratterizzata dal dolore fisso concentrato solo su metà del capo.
2) l'emicrania con aura che si manifesta con disturbi visivi, scintille e spesso anche delle vertigini precedono l'attacco doloroso.
3) Cefalea a "grappolo", è caratterizzata da crisi brevi che compaiono a periodi ed orari fissi, (nel XVIII secolo veniva definita "horologica") colpisce l'occhio, lo zigomo e la tempia. Le crisi sono concatenate l'una all'altra come gli acini dell'uva, solitamente gli uomini ne sono colpiti più delle donne.
4) Cefalea da stimoli: è provocata dal freddo molto intenso, da una luce accecante, dal caldo.
5) Cefalea da trauma cranico: insorge in seguito a postumi di lesioni alla testa.
6) Cefalea muscolo - tensiva: è indotta dalla esagerata o prolungata tensione dei muscoli del collo, della nuca, o della schiena. Tra le quali spicca la cefalea da postura. Provocata dai tacchi a spillo.
7) Cefalea da malattie vascolari, provocate da trombi o emorragie.
8 ) Cefalea da ingestione o astinenza di sostanze: può essere provocata dall'abuso di alcol, caffè farmaci e oppiacei.
9) Cefalee di origine nevralgica: ad esempio irritazione del trigemino, oppure associate a sinusiti o mal di denti.
10) Cefalea della fame: è il classico calo del tasso glicemico. Colpisce solitamente a metà mattina.
11) La cefalea meteorologica si manifesta quando sta per scatenarsi un temporale, oppure durante una giornata ventosa, o quando il tempo, all'improvviso, si fa poco stabile causando rilevanti sbalzi atmosferiche
12) Cefalee chimiche e biochimiche. In questo gruppo troviamo:
a) cefalea da glutammato o ristornate cinese
b) cefalea da “notti bianche”
c) cefalea da sesso o prestazione. Gli uomini sono i più colpiti. Lo stress e la voglia di strafare o la stanchezza accumulata, sono le cause più frequenti. Si presenta dopo il coito.
d) Cefalea da week-end. Causa è lo sciogliersi della tensione ed il relativo cambiamento ormonale.

Fattori determinanti: l’ambiente e lo stile di vita

La divisione in tre gruppi delle cefalee: climatico, fisico e chimico, in una parola: ambientale. Nel climatico il sole e l’ossigeno la fanno da padroni. Troppo sole al mare o troppo ossigeno in alta montagna o mancanza di ossigeno nei luoghi chiusi ed affollati provocano cefalea.
Nell’elemento fisico il re incontrastato è lo stress. Dovuto a troppi, veloci e repentini cambiamenti emozionali.
E nell’elemento chimico, troviamo i cibi e sbalzi ormonali.

Cefalea, capacità cognitive e pressione sanguigna.

La cefalea è un segnale primario per l’insorgere di molte patologie legate allo stile di vita e allo stress. Una delle quali è l’ipertensione. Tale disfunzione non solo è incidenza di problematiche vascolari e cardiache ma anche di piccole forme disattentive.

Una nuova realtà.

Se abilità verbali e memoria a breve termine fanno cilecca e non solo negli anziani, ciò può non essere semplicemente colpa del peso degli anni o da troppi stimoli sul cervello, ma potrebbe nascondere i segni di un’ipertensione non diagnosticata o curata male.
È quanto emerge da uno studio dalla Boston University School of Public Health, dal Veterans ffaire (VA) Boston Healthcare System, Harvard Medical School, e pubblicato sulla rivista Neuropsychology condotto dal Prof. Christopher Brady. Studiando 357 uomini di età media 67 anni, i ricercatori hanno dimostrato che, rispetto a quanti sono ipertesi rispetto a coetanei sani, le abilità verbali di ipertesi con pressione non sotto controllo farmacologico, sono 2,4 volte ridotte e la memoria a breve termine (quella che, per esempio, ci permette di ricordare dove abbiamo parcheggiato la macchina, posato un oggetto, numeri telefonici da utilizzare nel breve tempo) 1,3 volte ridotte.
Dice il Prof. Christopher Brady. “I risultati dimostrano che l’ipertensione fuori controllo produce specifici deficit cognitivi che vanno oltre quelli attribuibili all’età”.
La pressione alta, questa è l’ipotesi scaturita dallo studio, ha la colpa di accelerare i normali effetti dell’età sui lobi frontali, importanti per le funzioni cognitive.

Che fare allora?
Stile di vita, ambiente e stress risultano essere un’insieme di fattori costituenti le cefalee e l’aumento della pressione. Che fare allora per sopravvivere alla epidemia? Quale è il vaccino?
Dice il saggio: chi guarda fuori sogna – chi guarda dentro, si sveglia !