Come preparare in casa i germogli vegetali ad uso alimentare

Come preparare in casa i germogli vegetali ad uso alimentare



I germogli vegetali sono un cibo 'vivo' ricco di vitamine, minerali, oligoelementi, enzimi. Andrebbero consumati non più di due o tre volte alla settimana o, se consumati tutti i giorni, assunti in piccole quantità. Per questo tipo di coltivazione casalinga ad uso culinario possono essere utilizzati semi di leguminose: lenticchie, fagiolini, soia verde, azuki, erba medica o alpha alpha, ecc.; di cereali (un po' tutti i cereali commestibili), di crucifere: senape, colza, cavolo, crescione, e così via.

Per la loro germinazione troviamo in vendita nei negozi di alimenti naturali o specializzati, i 'germogliatori', una specie di cassette, meglio se di plastica, a ripiani traforati con raccoglitore d'acqua in basso. Sono molto pratici, facili da lavare e da riporre in appositi spazi a loro riservati lontano da fonti inquinanti, polvere, ecc..

Se, invece, preferite fare tutto da voi potete provare con questo metodo:
mettete i cereali o legumi (circa 25/40 g. di prodotto secco o semi) in un vaso di vetro grande (circa 1 litro, un litro e mezzo) e sciacquateli abbondantemente con acqua fresca, più volte; chiudete il vaso con una garza rada e fermatela con un robusto elastico; riempite a metà il vaso con acqua tiepida e lasciateli a bagno per una notte.
Il giorno dopo scolate via l'acqua senza togliere la garza e poi sciacquateli con acqua tiepida che farete scorrere attraverso la garza, rovesciando il vaso;
disponete poi il vaso in luogo buio o con poca luce, in posizione orizzontale in modo che i semi si dispongano sulla parete possibilmente in uno strato sottile.
Ripetete l'operazione di risciacquo una volta al giorno (due, se l'ambiente è molto secco), sempre senza togliere la garza, tenendo sempre il vaso al buio fino a germinazione ultimata che, in genere va da tre a cinque giorni o più, a seconda delle temperature e del tipo di seme utilizzato.
Nei giorni a seguire continuate il risciacquo giornaliero, con delicatezza, avendo l'accortezza di non spezzare i germogli fino a che questi non avranno raggiunto la lunghezza di uno/due centimetri. Una volta raggiunta questa fase di sviluppo, potete raccogliere i vostri germogli per prepararvi dei gustosi, sani e nutrienti piatti.

I germogli saranno bianchi (più delicati) se cresciuti sempre al buio o verdi e più ricchi di vitamine se dopo la germinazione li esporrete alla luce del sole per alcune ore.
Prima di consumarli è opportuno sciacquarli con abbondante acqua fresca; questa è un'operazione indispensabile per eliminare i prodotti di scarto della germinazione, che possono risultare tossici.

Potete infine condirli con varie salse fredde, vinegrette, tamari, gomasio o anche solo olio e sale; oppure potete aggiungerli ad insalate o anche cuocerli (meglio cotture non prolungate, per non distruggere elementi nutritivi preziosi), per esempio sono ottimi saltati alla piastra o in padella.

D'inverno se vorrete far germogliare i vostri semi dovrete provvedere a collocare il germogliatore in ambienti a temperatura adeguata, per esempio non al di sotto dei 18° C, poiché le basse temperature rallentano la loro crescita.

Un breve cenno sulle Lenticchie.
Sono un cibo prevalentemente Yang e quindi adatto per l'inverno. Sono assai digeribili e ricche di proteine e glucidi, posseggono inoltre un'elevata concentrazione di Ferro, Potassio e vitamine del gruppo B.
Ne esistono numerose specie, dalle diverse grandezze e colore, ma sono tutte quante apprezzabili in cucina.

E sui germogli di Soia.
La più adatta per produrre germogli è senz'altro la soia verde. Quest'ultimi sono ricchi di nutrienti, sono inoltre tonificanti e ricostituenti.

E l'Alfa alfa o Erba medica.
Anche questi germogli sono molto ricchi di minerali e vitamine, tuttavia è bene non eccedere nell'uso in quanto l'alfa alfa, se assunta in discrete quantità può avere effetti tossici; difatti nei semi e nelle parti aeree è presente la Cananavina, una sostanza che risulta tossica negli animali e nell'uomo può dar luogo alla contemporanea diminuzione dei globuli rossi e delle piastrine nel sangue. È altresì, sempre in dosi elevate, sconsigliata in gravidanza e durante l'allattamento.