Animali, fedeli rilevatori di geopatie e non solo

L’armonizzazione di un luogo non è certo un rimedio universale per vivere bene, a lungo e in buona salute, ma l’esperienza ha mostrato che un ambiente puo’ essere molto patogeno in punti precisi. Quando un’abitazione si trova in questo stato bisogna prendere dei seri provvedimenti affinchè le casa stessa esca da questo stato di pericolosità , tutto cio’ ovviamente non evita certe malattie ma puo’ aiutare a guarire più rapidamente!

Vari sono gli strumenti, elettronici o non, per individuare eventuali punti” geopatogeni” ma non è di questo che parleremo, piuttosto ci rifaremo ad esempi del passato, all’osservazione cioè del comportamento di alcuni animali, che hafornito preziosi indizi fin dall’antichità.

I Romani, per esempio, prima di costruire una villa o un villaggio, facevano pascolare, nel punto scelto, una mandria di montoni odi buoi per un anno. In seguito sacrificavano le bestie e ne studiavano il fegato: se era sano il luogo era idoneo alla costruzione, se, per contro, era ammalato, il sito non era ritenuto idoneo e ne cercavano un altro. Era possibile anche non dover attendere un anno.
Per suggerire il cambiamento di località poteva bastare che la mandria tentasse di allontanarsi (non potendolo fare si radunava nel punto meno negativo).Alcuni luoghi particolari, punti d’incrocio delle onde telluriche, su molti animali possono avere influenze negative, mentre su altri hanno un effetto addirittura rigenerante, andiamo ora a guardare caso per caso le reazioni di animali a noi più comuni .
Un’arnia posta su un “Nodo H” rende le api aggressive e iperattive aumentandone la produttività fino al 300%, e in autunno sfinite sciamano via dagli alveari.
I pesci in un acquario posto sullo stesso punto non occuperanno che la metà del loro spazio. Un semplice spostamento della vasca permette ai pesci di rioccupare la totalità del volume d’acqua.
I cavalli sono soggetti a paralisi quando soggiornano per molto tempo in un box situato nelle stesse condizioni( incrocio di raggi).
Il cane, come i topi, istintivamente fugge le zone perturbate. Sarà quindi inutile preparargli una comoda cuccia, se la si pone in un punto geopatogeno: il cane non vi si metterà mai. Se è obbligato ad usarla si ammalerà.
Al contrario il gatto ha una predilezione per i punti in cui si accumulano le onde telluriche. Questo animale sceglie sempre un luogo che sia carico di queste. Forse perché la sua funzione è quella di riconvertirle nell’ambiente, con un fenomeno simile a quello delle foglie, che assorbono anidride carbonica emettendo ossigeno.
Anche formiche e termiti prediligono i punti molto carichi dei nodi d’incrocio.
Animali come antenne, quindi. Non necessariamente l’uso di strumenti sofisticati come il galvanometro, geomagnetometro etc.... ma semplici indizi forniti dall’osservazione del comportamento di animali come il “ migliore amico dell’uomo”, il nostro cane: il più fedele dei rilevatori di zone perturbate a nostra disposizione.