MUSICA E TERAPIA

MUSICA E TERAPIA



La musicoterapia, o terapia tramite la musica, è parte di un campo relativamente nuovo di ricerca pur se le radici sono antichissime. Esempi veri e propri di musicoterapia diretti li abbiamo dalla più remota antichità passando dall’Estremo Oriente e in Egitto fino ad arrivare persino nel Medio Evo.
Oggi la musicoterapia è una branca scientifica, non ancora una scienza in sé, che cerca di studiare quali siano alcuni degli effetti della musica su certi generi di malattie fondamentalmente chiamate nervose. Per cui, nel tempo, la musicoterapia è divenuta un aiuto soprattutto alla psicologia e alla psichiatria ma non ha ancora ritrovato le sue vere radici.
Noi dobbiamo stabilire se la musica è solo un intermediario, un tramite tra il soggetto ricevente e chi la emette, oppure se essa dovrebbe avere un effetto molto più potente di quello che ha visto che essa è profondamente radicata in noi essendo noi stessi musica. E’ molto diverso dire che io mi servo della musica perché mi aiuta a muovermi, e dire che io mi servo della musica, o del suono, perché io sono suono. Sembra che, come un gioco di parole, diciamo la stessa cosa, mentre in realtà c’è un cambiamento radicale a livello di consapevolezza. Quindi se la musica viene considerata solo come uno strumento, può anche non essere utilizzata dato che gli strumenti terapeutici che abbiamo a disposizione possono essere molteplici. Ma nella musica sembra ci sia una caratteristica speciale che la mette in grado di intervenire con un certo successo, anche in modo completo, su certe patologie. Al momento si usa solo come uno strumento in più per raggiungere un determinato scopo ma è necessario approfondirla nella sua essenza. Questo concetto e forma di fare musicoterapia è come agire sul sintomo e non sulla causa, per esempio far prendere un analgesico per risolvere momentaneamente il mal di testa. Vengono, cioè, preparate diverse combinazioni di suoni o di musiche che nel determinare un certo tipo di stimolo ne fanno osservare la conseguente reazione che può essere di socializzazione o di consapevolezza dei propri movimenti, ecc. Nella musicoterapia ciò che conta è il rapporto che si instaura tra terapeuta e paziente e tutto è soggetto a questo rapporto e a particolari momenti che si vengono a creare. La musicoterapia tratta dell’essere vivo, parla della vita. Questo non capita molte volte con altri rapporti di cura.
I risultati ci sono solo quando il musicoterapeuta possiede certe qualità. Il risultato non si crea perché viene ripetuto uno stesso stimolo o perché viene ricreata esattamente una determinata situazione e questa regola vale per tutti i rapporti terapeutici. Varrebbe così il criterio che noi chiamiamo scientifico. Non è questo il caso. Il fattore umano è essenziale, ed è importante il veicolo che stabilisce il rapporto, cioè il suono quando viene inteso nella sua essenza.
Sono state molte le conquiste importanti di questo tipo, raggiunte in particolar modo da musicoterapeuti che erano più musicisti che psicologi.